Pietro Lista
Gaetano Del Mauro

Il neon come segno grafico, come gesto luminoso; il neon attraversa letteralmente oggetti reali unendoli, non solo a livello visivo, e creando un percorso luminescente che li porta a intersecarsi in modo più profondo, annichilendo le loro sembianze di oggetti comuni e assumendo le caratteristiche di una nuova entità priva dei riferimenti classici. Con questi presupposti Pietro Lista si muove nella sua casa-studio brandendo una “lama” di luce rossa, una ferita fatta di luce; una luce intesa come materia plastica e sensoriale; una luce che rivela gli oggetti, le cose, la realtà; una luce che trova il suo naturale completamento in quell’oscurità e in quelle ombre con le quali definisce il corpus organico di ogni elemento. Con il neon Pietro Lista ridefinisce i suoi spazi, i suoi ambienti quotidiani invitando ad una contemplazione silenziosa e, nello stesso tempo, restituendo tutta l’energia e la vitalità dell’esistenza moderna. L’essenza fugace della luce è congelata nell’attimo negli scatti di Gaetano del Mauro: una fotografia potente nella sua essenzialità in grado di farsi forma e funzione; in grado, cioè, di raccontare e descrivere allo stesso tempo; di amplificare il significato dell’azione del soggetto ritratto, ed essere, al tempo stesso, opera d’arte a sé stante. Se l’azione di Pietro Lista interviene nello spazio, le fotografie di Gaetano del Mauro introducono alla dimensione temporale: scegliendo un frammento per presentarlo al nostro sguardo come un grumo di eternità, la fotografia diventa il luogo in cui, citando Bailly, trovare realizzazione l’impossibile insediamento del tempo nell’istante. Le immagini di Del Mauro, quindi, non ambiscono soltanto a testimoniare qualcosa che è stato, ma reclamano una contemporaneità assoluta nella quale il soggetto ritratto, l’esecutore dell’immagine il suo potenziale lettore intrecciano le loro storie e i loro destini.

Luca Palermo
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